Emergenza sanitaria e diritto di visita dei figli di genitori separati

Come comportarsi in merito alle visite dei bambini in questo periodo di emergenza sanitaria se siamo separati?

Innanzitutto un punto fermo l’ha dato il Governo, interpretando la normativa nel modo seguente: gli spostamenti per raggiungere i figli presso l’altro genitore o per condurli presso di sé sono consentiti, con il limite di scegliere il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario, nonchè secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.

Questa la possibilità; ma ci si deve interrogare, da genitori ragionevoli e consapevoli, sull’opportunità di valutare come comportarsi. Potrebbe magari essere scrupoloso ridurre gli spostamenti e optare per l’uso della teconologia (ad esempio videochiamate). E nel caso di disaccordo tra i genitori o dubbi, gli operatori del settore invitano ad affidarsi al supporto delle figure di riferimento in materia, quali ad esempio gli avvocati che assistono o hanno assistito nella fase di separazione e divorzio, che in qualità di mediatori possono aiutare a gestire le modalità di visita in questo periodo difficile che, paradossalmente, potrebbe diventare un ottimo banco di prova per recuperare una collaborazione tra genitori, sebbene separati, nell’ottica di tutela e benessere dei propri figli.

Perchè se è vero che il rapporto di coppia può finire, si è però per sempre genitori ed in questa veste si dovrà necessariamente collaborare per garantire la serena crescita dei propri figli.